Esercitazione RAMOGEPOL 2023

Francia, Italia e Monaco
collaborano nella lotta all’inquinamento marino 

 

Per due giorni, la Préfecture Maritime de la Méditerranée, insieme alla Préfecture de Zone de Défense et de Sécurité Sud e in collaborazione con le autorità e i servizi monegaschi e italiani, ha organizzato l’esercitazione “RAMOGEPOL 2023” nella baia di Hyères, nel Var (83).

L’esercitazione, che si è svolta il 10 nelle acque interne francesi, si inserisce nell’ambito dell’accordo tripartito RAMOGE per la prevenzione e la risposta all’inquinamento marino. Da questo accordo deriva un piano di intervento operativo, denominato “RAMOGEPOL”. È stato firmato nel 1993 dai tre Paesi. La sua area di applicazione si estende dalla foce del Grand Rhône a ovest fino al faro di Capo d’Anzio a est, e comprende la Sardegna e la Corsica.

L’obiettivo di tale piano è mettere in comune le risorse e mezzi di intervento contro l’inquinamento e armonizzare le procedure operative nel bacino del Mediterraneo. Per testarne l’efficacia, vengono regolarmente organizzate esercitazioni di simulazione per combattere l’inquinamento accidentale. Queste esercitazioni “in scala reale” consentono di valutare la reattività dei mezzi coinvolti e l’interazione tra le organizzazioni dei tre Paesi. Queste esperienze permettono di far evolvere l’efficacia di questo coordinamento multilaterale.

Lo scenario dell’esercitazione di quest’anno riguardava una nave sospettata di aver scaricato illegalmente olio combustibile pesante nel porto di Hyères. L’inquinamento è stato rilevato da un satellite di sorveglianza dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) e successivamente confermato dalle autorità francesi. Per combattere l’inquinamento, la Prefettura marittima del Mediterraneo ha attivato il suo piano di gestione delle crisi marittime come parte dell’organizzazione di risposta alla sicurezza civile (ORSEC). Vista l’entità dell’inquinamento, ha richiesto anche l’assistenza dei partner italiani e monegaschi nell’ambito del piano di intervento RAMOGEPOL e dell’EMSA.

Numerosi mezzi sono stati mobilitati in questa esercitazione, che comprendeva una fase di risposta in mare. Nell’ambito di questa esercitazione, la Prefettura Marittima del Mediterraneo ha schierato le navi di supporto e assistenza noleggiate (BSAA) Pionnier e Jason, una delle cui missioni principali è la lotta all’inquinamento marino, una motovedetta della Dogana, mezzi nautici italiani del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Guardia Costiera, una motovedetta della Divisione della Polizia Marittima ed Aeroportuale monegasca e un rec oil dell’EMSA.

Oltre alla collaborazione in mare nel quadro dell’accordo RAMOGE, l’altra cooperazione cruciale è quella tra i servizi terrestri e marittimi. Poiché l’interfaccia tra questi due mondi deve essere fluida, anche questa parte è stata attuata quest’anno con due interlocutori principali: lo staff interministeriale della zona di difesa sud, che ha attuato il suo meccanismo ORSEC relativo a un incidente di inquinamento terrestre, e la procura della giurisdizione costiera specializzata (JULIS), che è stata sequestrata in relazione a questo presunto scarico illegale. Infine, quest’anno molti osservatori stranieri sono stati invitati a partecipare all’esercitazione per migliorare la conoscenza reciproca dell’inquinamento marino in tutto il bacino del Mediterraneo.

La cooperazione multilaterale e la conoscenza reciproca, fattori chiave per l’efficienza operativa nel servizio di protezione ambientale, sono stati i due elementi fondamentali testati durante l’esercitazione. Tutti gli attori e le autorità coinvolte hanno accolto con favore la mobilitazione delle varie risorse e si sono detti soddisfatti del successo di RAMOGEPOL 2023.