La posidonia, Posidonia oceanica, è una pianta marina endemica del Mediterraneo. È costituita da fusti striscianti o eretti generalmente sepolti nel sedimento, chiamati rizomi. Questi possiedono anche radici che possono affondare fino a 70 cm sotto la superficie del sedimento. Le foglie si formano durante tutto l’anno e vivono tra 5 e 8 mesi, più raramente fino a 13 mesi.
Si propaga principalmente per riproduzione vegetativa, attraverso l’allungamento dei rizomi e la crescita delle talee. Posidonia oceanica può anche fiorire (i fiori sono ermafroditi) e produrre frutti che possono germogliare (simili alle olive). La fioritura della posidonia si verifica in autunno ogni 5-10 anni, e i frutti possono trovarsi spiaggiati tra maggio e luglio.
Posidonia oceanica ha la capacità di formare vere e proprie praterie sottomarine. Queste praterie sono un elemento fondamentale per la ricchezza delle acque costiere del Mediterraneo, sia per la superficie che ricoprono (dal 20 al 50% dei fondali tra 0 e 50 m di profondità) che, soprattutto, per il ruolo fondamentale che svolgono a livello biologico nel mantenimento degli equilibri costieri e delle attività economiche presenti.
- È una zona di riproduzione, una nursery o un habitat permanente per moltissime specie. In esso vivono più di 400 specie di piante e diverse migliaia di specie animali, che rendono queste praterie sottomarine un hotspot di biodiversità.
- Rappresenta un importante vettore di ossigenazione dell’acqua: 1 m2 di prateria può produrre fino a 14 litri di ossigeno al giorno!
- Assorbe lo 0,6% delle emissioni di CO2 dei paesi del Mediterraneo, con percentuali che possono essere più elevate localmente (15-20% per la Tunisia, quasi il 15% per la Corsica).
- Inoltre produce ed esporta biomassa negli ecosistemi limitrofi e in profondità.
- Infine, protegge la costa dall’erosione, attenuando la forza delle onde, e proteggendo le coste quando le foglie, che cadono in autunno, si ritrovano spiaggiate e formano vere e proprie “banquettes”. Questi accumuli formano anche un ricco habitat per numerosi organismi sulle spiagge.
L’Accordo RAMOGE ha pubblicato nel 2006 un libro sulla Posidonia oceanica intitolato “Tutela e conservazione delle praterie di Posidonia oceanica” scaricabile in versione francese, italiano e inglese.
Il network Mediterranean Posidonia Network, creato nel 2019 e composto da circa sessanta membri, tra cui figura anche l’Accordo RAMOGE, sta attualmente lavorando all’aggiornamento di questa guida, tenendo conto dei nuovi progressi e delle problematiche attuali.
Questo network permette di raggruppare scienziati, autorità, stakeholders, organizzazioni internazionali ambientali, gestori di Aree Marine Protette e professionisti del mare, al fine di condurre studi a livello mediterraneo e proporre misure di conservazione efficaci.
Le praterie di posidonia oggi sono minacciate dalle attività umane, in particolare dall’ancoraggio delle barche. Ogni anno perdono circa il 2% della loro superficie. Dato che la crescita della posidonia è molto lenta (5 cm all’anno; fioritura ogni 5-10 anni), la distruzione delle praterie può rivelarsi devastante a livello locale. Sono quindi necessarie misure di conservazione o, in alternativa, di ripristino.
Per maggiori informazioni sull’indagine commissionata dall’Accordo RAMOGE pubblicata nel 2021 sugli impatti della crociera e del grande diporto, in cui è menzionato il problema della posidonia, consultare la pagina “Gestione sostenibile della nautica da diporto e della crociera“.
Troverete anche le linee guida per un ripristino attivo di Posidonia oceanica realizzato dal Mediterranean Posidonia Network nel 2024.