Rifiuti marini

Il problema dei rifiuti marini è una preoccupazione dell’Accordo. Infatti, essi sono la causa di numerose e gravi perturbazioni che colpiscono la diversità biologica e la qualità dell’ambiente.

Nel 2014, l’Accordo ha condotto campagne di censimento dei rifiuti sulle spiagge della Liguria, della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) e di Monaco, realizzate utilizzando procedure standardizzate a livello europeo seguendo il protocollo di monitoraggio dei rifiuti marini contenuto nella Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (MSFD).

I risultati ottenuti durante le campagne evidenziano che l’80% dei rifiuti più comunemente rinvenuti sulle spiagge sono generati da attività antropiche a terra, e l’80% di questi è costituito da plastiche. Ovviamente, se non vengono raccolti, questi rifiuti prima o poi finiranno in mare, al largo, in superficie o nella colonna d’acqua, e si accumuleranno sui fondali marini.

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Campagne RAMOGE di censimento dei rifiuti sulle spiagge

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©Miclaus Andrea

Durante le campagne di esplorazione di RAMOGE nei canyon sottomarini e negli ambienti profondi, sono stati identificati numerosi siti impattati da reti e attrezzi da pesca abbandonati o aree di accumulo di rifiuti, come qui in un canyon sottomarino, a oltre 2.000 m di profondità, a largo di Monaco.

« Rifiuti nei canyon del Mediterraneo » ©Exploration Ifremer/RAMOGE

« Rifiuti nei canyon del Mediterraneo » ©Exploration Ifremer/RAMOGE

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Per questo motivo, l’Accordo ha voluto proporre soluzioni e nello specifico incoraggiare gli enti territoriali locali a contribuire, nell’ambito delle proprie competenze, alla riduzione dei rifiuti marini e di conseguenza alla conservazione degli ecosistemi marini.

RAMOGE ha realizzato una guida scaricabile e un sito web intitolato “Insieme per ridurre i rifiuti marini”, che presenta le questioni legate al problema dei rifiuti marini e il quadro normativo applicabile in Francia, Italia e Monaco, nonché schede sintetiche che illustrano azioni semplici e poco costose che possono essere attuate dalle autorità locali per ridurre i rifiuti nell’ambiente.

Tutti gli enti locali sono interessati, siano essi in territorio costiero o meno, perché i rifiuti rinvenuti sulle spiagge non provengono solamente da attività antropiche presenti sulla costa, ma anche da quelle presenti nell’entroterra.
Consulta il nostro sito dedicato « RAMOGE STOP WASTE » >